Varietà Resistenti – Uve PIWI – Un percorso verso “vero” Biologico
Varietà di Uve Resistenti – Una Scelta Etica per un’Agricoltura Sostenibile
Le varietà di uve resistenti rappresentano una scelta etica nell’ambito dell’agricoltura sostenibile. Sosteniamo un’agricoltura rispettosa degli ambienti e degli esseri viventi, promuovendo il recupero delle varietà locali adattate al territorio e al clima in cui vengono coltivate. Contrariamente all’agricoltura convenzionale che può comportare rischi per la salute dei cittadini e l’inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria con conseguente perdita di biodiversità, ci impegniamo a preservare il valore commerciale degli immobili limitrofi alle coltivazioni e a conservare le risorse naturali preziose come il territorio e il paesaggio.
Incroci e Selezione delle Varietà Resistenti
La storia della selezione delle varietà di uve resistenti affonda le sue radici nel tempo. Già nel 1800 è nata la tecnica dell’incrocio artificiale per ottenere nuovi vitigni. Questi incroci avvengono tra piante dello stesso genere Vitis, ma di diverse specie come Vinifera, Rotundifolia, Muscardinia e altre. Da allora, i programmi di incrocio sono stati attivi per oltre due secoli, mirando a introdurre resistenze alle malattie delle viti. Diversi incroci hanno portato alla creazione di varietà uniche, contribuendo alla diversità viticola.
Il Ritorno delle Varietà Resistenti
Dopo un periodo in cui le varietà ibride erano state limitate e vietate, si è aperto un nuovo inizio. Oggi, la coltivazione delle varietà resistenti è nuovamente consentita. Nel 2015, la regione del Veneto ha riaperto le porte alla coltivazione di queste varietà, aprendo un nuovo capitolo per l’agricoltura sostenibile.Questa decisione ha offerto agli agricoltori nuove opportunità per adottare pratiche più rispettose dell’ambiente e sostenibili, promuovendo una viticoltura responsabile.